Video Youtube: quando si è tenuti all’apertura della partita Iva e al pagamento delle tasse?

Pubblicare video su Youtube non comporta spese, a meno che non vi siano dei guadagni.
5 anni fa
1 minuto di lettura

Salve, ho letto la domanda che una signora le ha fatto riguardo il suo canale YouTube…mi può togliere una curiosità? Io sei anni fa pubblicai due brevi video cosi dal cellulare senza abbonarmi a niente …come tanti altri…non devo pagare nulla vero? Mi ha fatto venire il dubbio sta cosa….ho ricevuto un po di visualizzazioni ma poi non ho fatto altri video…grazie! 

Video Youtube: si pagano sempre tasse?

La normativa italiana non prevede una disciplina specifica per i guadagni derivanti da Youtube, così come non la prevede per quelli derivanti dal programma Google Adsense.

Questi guadagni, in ogni caso, non possono essere fatti rientrare nel lavoro autonomo occasionale (ovvero senza partita Iva) poiché i video sono online tutto l’anno e, dunque, danno possibilità di guadagno tutto l’anno.

Per questo motivo se si hanno degli introiti con Youtube è necessario aprire una partita Iva, anche se i guadagni sono bassi, l’iscrizione alla Camera di Commercio e l’iscrizione all’INPS commercianti. Tutte queste cose comportano dei pagamenti fissi (contributi, tasse ) più la tassazione del reddito di impresa e l’Iva sugli incassi trimestrali e proprio per questo motivo è bene, prima di riscuotere i soldi derivanti dalla propria attività di youtuber, calcolare se i guadagni andranno a coprire i costi.

Ma questo significa che nessuno può pubblicare un video su Youtube senza aprire una partita Iva? Assolutamente no. Se si pubblicano video su Youtube senza ricavarne introiti non è necessario alcun assolvimento burocratico.

Per rispondere al nostro lettore, quindi, se ha pubblicato dei video senza avere da questi un guadagno non è necessario pagare nulla. La pubblicazione dei video, quindi, è gratuita e aperta a tutti senza per questo essere titolari di partita Iva, l’importante è che dalle pubblicazioni non derivino guadagni incassati.

Ma anche chi ha dei guadagni, finché questi ultimi non sono materialmente trasferiti sul conto corrente, l’assolvimento fiscale non è dovuto.

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