Vietato fumare in spiaggia, aumentano le “no smoking beach”

Vietato fumare in spiaggia, aumentano le spiagge che aderiscono al progetto “RespiriAmo il mare”, Codacons chiede il divieto in tutta Italia.
8 anni fa
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Vietato fumare in spiaggia, molte le spiagge che hanno deciso di aderire al progetto “RespiriAmo il mare”con “no smoking beach”. La prima spiaggia dove è stato imposto il divieto di non fumare è a Savona un’impianto all’avanguardia, i Bagni S.Antonio di Savona – Fornaci.
RespiriAMO il mare” è un progetto nato per salvaguardare i non fumatori da chi fuma, in queste categorie ci sono i bambini. Non si potrà più fumare in mezzo agli ombrelloni e nelle zone comuni, si potrà fumare soltanto in due zone segnalate, una a ponente e una a levante.

Vietato fumare in spiaggia: molte i complessi balneari che aderiscono

La Liguria non è la sola ad aderire, l’iniziativa da anni è promossa da diverse amministrazioni cittadine, da Bibione a Caennes e Nizza. Da tempo anche la Gran Bretagna e gli USA hanno il divieto di fumare nelle spiagge.

Il Codacons chiede l’estensione del divieto in tutte le spiagge italiane. Chiede che il divieto sul fumo approvato con il decreto sui tabacchi, in vigore dal 2 febbraio 2016, venga esteso anche alle spiagge.

Divieto per chi fuma all’aperto

Il decreto dei tabacchi, prevede il divieto per chi fuma all’aperto davanti scuole e ospedali o in auto alla presenza di minori e donne incinte. Chi infrange il divieto è punibile con le sanzioni previste dall’art. 52, comma 20, della legge 28 dicembre 2001,n. 448. Ed esattamente:

  • da 25 a 250 euro per fumo all’aperto davanti a scuole e ospedali e fumo in auto alla presenza di minori da 12 a 18 anni;
  • da 50 a 500 euro per fumo in auto alla presenza di minori sotto i 12 anni e di donne incinte.

Multe da 200 euro per chi fuma nei parchi e luoghi pubblici

Vietato fumare in spiaggia: la richiesta di Codacons

Il Codacons, spiega che tale misura si rende necessaria su tutto il territorio nazionale percheè è stato dimostrato che “sottovento ai fumatori, alla distanza di circa 10 metri, con una velocità media del vento di 2,7 m/sec, si generano picchi molto elevati di inquinamento (250 ng/mc), che si verificano contemporaneamente alla percezione olfattiva.

Tanto è stato fatto negli ultimi anni per mettere pienamente a conoscenza dei fumatori i rischi ai quali vanno incontro con il fumo di sigaretta ma troppo poco invece è stato fatto per quanto riguarda i danni prodotti dal fumo passivo”.

Le attuali ricerche hanno “dimostrano quali catastrofici danni possono essere prodotti dal fumo passivo, e le spiagge si rivelano essere un luogo in cui i livelli superano quelli di allerta”.

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