Introdotto tra grandi entusiasmi e detrattori, diventato un’importante forma di contrasto alla povertà, ma anche un argomento scottante oggetto di critiche, il reddito di cittadinanza è spesso agli onori di cronaca per motivi tutt’altro che positivi.
L’ultima news che ha cavalcato l’onda dell’indignazione, in ordine di tempo, è quella dell’influencer napoletana che lo percepiva senza averne diritto. Un illecito che si ripete spesso, mettendo in luce tutti i difetti di un provvedimento utile, ma bisognoso di tanti miglioramenti.
La sua utilità è però confermata da tante esperienze positive come quella di Paolo, ex parcheggiatore abusivo a cui il reddito di cittadinanza ha cambiato la vita.
Le tante critiche sul reddito di cittadinanza
Il reddito di cittadinanza è nato come “misura fondamentale di politica attiva del lavoro a garanzia del diritto al lavoro, di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale”. In parole povere, è un’erogazione di denaro di sostegno a nuclei familiari con situazioni reddituali e patrimoniali vulnerabili:
- un ISEE inferiore a 9.360 euro;
- valori dei patrimoni immobiliare e mobiliare rispettivamente inferiori a 30.000 e 6.000 euro (soglia che può aumentare in relazione al numero dei componenti della famiglia).
Un provvedimento più utile che mai in un momento in cui il costo della vita è alle stelle, ma bisognoso di tanti miglioramenti. Con controlli facilmente aggirabili, aumentano costantemente i casi in cui viene percepito da persone che non ne hanno diritto. Spesso considerato anche un disincentivo al lavoro, ovvero una scusa per rifiutare offerte con la sicurezza di percepire un’entrata fissa, è una bomba pronta a esplodere tra:
- errori di calcolo;
- lacune normative;
- discriminazioni di chi non ha la fedina penale pulita e di chi risiede in Italia da meno di 10 anni;
- mancanza di reale supporto sociale alle famiglie e di un welfare che aiuti concretamente a trovare lavoro;
- stanziamenti non sufficienti per tutti;
- complicazioni burocratiche.
Un mostro da condannare? Non esattamente: le storie di cambiamenti positivi assicurati dal reddito di cittadinanza abbondano.
Paolo, l’ex parcheggiatore abusivo che ha cambiato vita
Mentre impazza la discussione sul cancellare o meno questa forma di sussidio, la storia di Paolo ci insegna quanto una forma di sostegno possa cambiare la vita di tante persone. Ex parcheggiatore abusivo, costretto a sostituirsi al Comune e a pretendere soldi in cambio della sosta, ha deciso di diventare un volontario.
In modo del tutto spontaneo si è dedicato alla sua città, Napoli, per renderla più vivibile per tutti. Grazie al reddito di cittadinanza, infatti, ha potuto armarsi di guanti, scopa e sacchi dell’immondizia per ripulire le strade piene di rifiuti di ogni genere, di erbacce e oggetto di incuria.
Francesco Borrelli, consigliere regionale della Campania, ha voluto sottolineare come la storia di Paolo possa trasformarsi in un esempio positivo per tutti. Ha infatti dichiarato: «Credo che tutti i percettori del reddito di cittadinanza dovrebbero essere come lui, pronti ad abbandonare le scelte sbagliate fatte in passato dopo aver ricevuto un aiuto dallo Stato, pronti a dare il contributo per far crescere la città, pronti nel mettersi a disposizione del bene comune. Così il Reddito funziona davvero».
Difficile non concordare.