Vita lunga in queste regioni italiane, ecco dove si vive di più

Le regioni italiane con più alta longevità sono Trentino-Alto Adige, Umbria e Marche. Differenze Nord-Sud su aspettativa di vita e risorse sanitarie.
2 mesi fa
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Per un’esistenza longeva è necessaria una certa solidità economica, su questo non ci piove. Sarà quindi proprio per questo morivo che le regioni che offrono una vita lunga sono anche quelle che possono vantare anche una migliore gestione regionale, insomma parliamo delle regioni del Nord, almeno in prevalenza. In Italia, l’aspettativa di vita è una delle più alte al mondo, con una media di 84 anni. Tuttavia, i dati mostrano significative variazioni regionali, sia per gli uomini che per le donne.

Le differenze geografiche sono influenzate da numerosi fattori, tra cui il livello di servizi sanitari, lo stile di vita e l’ambiente. Secondo Istat, gli uomini nel Nord Est vivono in media fino a 81,6 anni e le donne fino a 85,9 anni. Nel Sud, l’aspettativa di vita è leggermente più bassa, con una media di 80,2 anni per gli uomini e 84,5 per le donne. Interessante notare che gli ultracentenari italiani sono in maggioranza donne, con la percentuale dell’83%, e si concentrano principalmente nelle regioni settentrionali.

Vita lunga, regioni con la maggiore longevità in Italia

L’Umbria si distingue come una delle regioni italiane più longeve, con un’aspettativa di vita media di 81,9 anni per gli uomini e 86 anni per le donne. Questo risultato riflette probabilmente l’elevata qualità della vita e le caratteristiche del territorio, dove la natura, le risorse locali e un ritmo di vita più lento contribuiscono al benessere generale. L’Umbria, nota per i suoi paesaggi collinari e il cibo sano, rappresenta un esempio di come l’ambiente e le abitudini possano influire sulla durata della vita.

Al primo posto della classifica per longevità troviamo la Provincia autonoma di Trento, che gode di un’aspettativa di vita di 82,2 anni per gli uomini e di ben 86,6 anni per le donne, un record per l’intero Paese. Simili risultati sono stati osservati anche nella Provincia autonoma di Bolzano, con la stessa media per le donne.

La qualità dell’aria, l’abbondanza di aree verdi e l’attenzione alla salute pubblica sono fattori cruciali che rendono queste zone particolarmente favorevoli a una vita lunga e sana.

Un’altra regione da menzionare è l’Emilia Romagna, con la settima posizione per gli uomini (81 anni) e la decima per le donne (85,2 anni). Questa regione combina uno stile di vita vivace con un buon accesso ai servizi sanitari. Anche la Lombardia ottiene ottimi risultati, classificandosi all’ottavo posto per entrambi i generi. Le eccellenze sanitarie e l’alto livello di assistenza medica potrebbero contribuire al buon piazzamento della Lombardia.

Le regioni del Centro e del Sud Italia

Nel Centro Italia, oltre all’Umbria, spiccano le Marche e la Toscana. Le Marche occupano il quarto posto per gli uomini, con un’aspettativa di vita media di 81,5 anni, e il quinto posto per le donne, con 85,5 anni. La Toscana, invece, si classifica sesta per gli uomini e nona per le donne. In queste regioni, il connubio tra paesaggi naturali, alimentazione sana e cultura del benessere gioca un ruolo fondamentale nella promozione di una lunga vita.

Spostandoci nel Sud Italia, il divario si fa più evidente. Sebbene le Regioni meridionali offrano uno stile di vita simile, gli uomini hanno una speranza di vita media inferiore, di circa 80,2 anni, mentre le donne raggiungono i 84,5 anni. Ad esempio, la Puglia occupa il decimo posto per gli uomini e il quattordicesimo per le donne, mentre l’Abruzzo si posiziona undicesimo per entrambi i generi. Questi risultati evidenziano una sfida per le aree meridionali, dove fattori come le risorse sanitarie e l’accesso alle cure possono influire sulla longevità.

Il Friuli Venezia Giulia si colloca tra le prime dieci posizioni, con l’ottavo posto per gli uomini (81 anni) e il settimo per le donne (85,3 anni).

Questa regione beneficia di una cultura salutare e di un sistema sanitario robusto, che contribuiscono a risultati di longevità elevati. Il Piemonte, infine, pur non occupando le posizioni di testa, presenta un’aspettativa di vita tra le più alte del Nord Ovest.

Confronto con le medie internazionali e prospettive per il futuro

A livello internazionale, l’Italia si confronta con altre nazioni in cui l’aspettativa di vita è particolarmente elevata. Hong Kong guida la classifica mondiale con una media di 85,29 anni, seguita da Giappone (85,03), Svizzera (84,25) e Singapore. Sebbene l’Italia mantenga un’ottima posizione, le differenze regionali evidenziate dall’Istat suggeriscono l’importanza di continuare a investire in sanità e prevenzione, specialmente nelle aree dove l’aspettativa di vita è più bassa.

Le regioni italiane con una maggiore longevità condividono diversi fattori chiave, tra cui un’alimentazione equilibrata, uno stile di vita attivo e un accesso facilitato ai servizi sanitari. L’invecchiamento della popolazione rappresenta una sfida per il sistema sanitario, che dovrà adattarsi per garantire assistenza di qualità a un numero crescente di anziani. Gli studi su queste regioni possono fornire modelli da replicare nelle aree con aspettative di vita inferiori, promuovendo abitudini salutari e un miglioramento dell’assistenza.

In sintesi…

  • In Italia, le regioni con la maggiore longevità sono Trentino-Alto Adige, Umbria e Marche, dove l’aspettativa di vita è superiore alla media.
  • Al Sud, l’aspettativa di vita è leggermente inferiore rispetto al Nord, con meno risorse sanitarie e accesso più limitato alle cure.
  • Fattori come qualità dell’aria, alimentazione sana e sistema sanitario efficiente contribuiscono alla longevità, soprattutto nelle aree settentrionali.

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017 nella sezione News, si occupa di redazione articoli per il web sin dal 2010.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia, si spera, potrà mai replicare.

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