Vivere sei mesi in Italia e sei mesi all’estero è una scelta sempre più diffusa non solo tra i pensionati ma anche per chi trova il modo di smettere di lavorare e vivere di rendita e per i lavoratori part time verticale. Significa godere dei vantaggi del vivere all’estero ma senza tagliare del tutto le radici con la propria patria. Come fare?
I pensionati all’estero scelgono prevalentemente Paesi dove il costo della vita è basso e la tassazione agevolata.
Quanti soldi servono per vivere sei mesi all’estero e sei in Italia? Chi sogna di farlo pensa di non poterselo permettere ma non sempre è così. A volta non è questione di quanto si spende ma del tenore di vita che si segue e della capacità di risparmiare rinunciando al superfluo. Insomma è tutta una questione di priorità: chi conduce questa vita difficilmente in Italia può permettersi una macchina nuova o l’ultimo modello di iPhone.
Se pensate che questo stile di vita, ovvero vivere sei mesi in Italia e sei girando il mondo o fissi in una destinazione all’estero comunque, possa essere indicato per voi (e non parliamo solo di budget ma di alcune rinunce in termini di comodità, agio e anche sentimenti in alcuni casi), affrontiamo la questione dal punto di vista prettamente fiscale. Dove deve avere la residenza chi vive alcuni mesi solo dell’anno all’estero?
Vivo sei mesi all’anno in Italia e sei all’estero: dove fissare la residenza fiscale?
Proprio di recente l’Agenzia delle Entrate ha stilato una lista selettiva degli italiani che si trasferiscono all’estero solo per evadere le tasse ma continuano a vivere in Italia con tanto di auto, partita IVA aperta a proprio nome, bollette intestate etc.
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