L’Agcom ha rilasciato il 4° osservatorio per il 2020 che si è concentrato sui dati del terzo trimestre dello scorso anno fino a settembre. Dai dati è emerso che le sim totali nel nostro paese sono state 104 milioni tra Human (voce o voce e dati) ed M2M e che analizzando le quote di mercato nella telefonia di mercato Vodafone risulta essere leader di mercato.
Vodafone leader di mercato
Vodafone nel segmento della rete mobile risulta essere il leader di mercato in termini di sim totali come emerge dai dati diffusi dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni con il 29,1%.
Considerando solo il segmento “human”, invece, WindTre è al primo posto con il 28,2% (perdendo un 2,5%) seguito da Tim con il 26,5%, Vodafone con il 24,1% ed Iliad con l’8,8%. L’operatore low cost, però, registra un +3,2% rispetto al settembre del 2019.
Per quanto riguarda le linee di tipo “consumer” è sempre WindTre a guidare il mercato con il 27% in calo del 2,7% rispetto al 2019. È seguito da Tim con il 25%, Vodafone con il 25% e da Iliad che arriva al 10% grazie ad una crescita del 3,7% rispetto al 2019. Bene anche Poste Mobile che arriva al 5,9% e gli altri operatori virtuali al 7,4%. Per le sim business, troviamo Tim con il 37,3% e Vodafone con il 35,7% che restano leader market delle quote. WindTre si ferma al +21,8% mentre Poste Mobile al +2,7%.
Le sim totali sono state, come detto, 104,1 milioni lo scorso settembre con una flessione di 220 mila unità su base annua. Le sim “M2M” sono invece cresciute di 2,8 milioni (abilitate dopo l’estrazione delle info alla trasmissione di dati e sono associate a un numero di telefono che identifica l’apparecchio su cui sono montate) mentre quelle “solo voce” e “vocepiùdati” si sono ridotte di 3 milioni.
Infine dal 4° osservatorio dell’Agocm, ecco il link, emerge che è cresciuta anche la banda larga mobile. Nei primi nove mesi dell’anno scorso oltre il 70% delle linee human ha effettuato traffico dati ed il consumo medio unitario di dati è stato stimato in circa 9,2 gigabyte mensili. Quindi con un incremento del 48% rispetto al 2019.
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