E’ una vera e propria guerra al Reddito di Cittadinanza quella intrapresa da Matteo Renzi. La misura introdotta dai Grillini non gli va proprio giù. Il leader di Italia Viva, partito politico fondato nel 2019 ha già predisposto il testo del referendum per cancellare il reddito di cittadinanza.
La domanda a cui sono chiamati a rispondere i cittadini Italia sul quesito referendario è semplice, si o no all’abolizione del reddito di cittadinanza?
Il redditi di cittadinanza: un cenno
Il reddito di cittadinanza (RDC) è stato introdotto quale misura di sostegno per quei nuclei familiari in difficoltà economica.
Ai fini della richiesta del Reddito di cittadinanza, il nucleo familiare deve presentare tra i vari requisiti: un valore ISEE inferiore a 9.360 euro (in presenza di minorenni, si considera l’ISEE per prestazioni rivolte ai minorenni); un patrimonio immobiliare in Italia e all’estero, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro; ecc
Il RdC è compatibile con il godimento della NASpI e dell’indennità di disoccupazione.
La cancellazione del Reddito di cittadinanza: il referendum promosso da Renzi
Il reddito di Cittadinanza è stato introdotto dal Movimento Cinque Stelle. Fin dalla sua entrata in vigore, le varie forze politiche si sono schierate contro i grillini, in quanto il RDC è ritenuto quale misura di sostegno che non agevola in alcun modo il reinserimento lavorativo.
Renzi, leader di forza Viva, sta lavorando ad un referendum per la cancellazione del reddito di cittadinanza (abrogazione).
La domanda a cui sono chiamati a rispondere i cittadini Italia sul quesito referendario è semplice, si o no all’abolizione del reddito di cittadinanza?
Ecco il testo del referendum:
Volete che sia abrogato il decreto-legge 28 gennaio 2019 n.4 ‘disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni’, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n.
Come si decide per la cancellazione del RDC?
La possibilità di demandare ai cittadini la scelta sull’abolizione o meno di una legge è prevista dalla Costituzione.
Infatti, l’art.75 della Costituzione prevede il c.d referendum abrogativo.
Nello specifico, il referendum popolare per deliberare l’abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. Non e’ ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali. Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini chiamati ad eleggere la Camera dei deputati.
La proposta soggetta a referendum e’ approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto e se e’ raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi.
Insomma, la Guerra al RDC da parte di Renzi è solo all’inizio. Vediamo a breve cosa succederà.