Voli aerei dal 15 giugno: cosa cambia, autocertificazione e stop bagaglio a mano

Cosa cambia per le compagnie aeree e i voli dalla fase 3, no al distanziamento a bordo ma addio al bagaglio a mano a bordo.
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4 anni fa
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Ripresa trasporto aereo

La data di oggi, 15 giugno, è molto importante per la riapertura delle frontiere e l’avvio della fase 3, che prevede tra le altre cose la riapertura di centri estivi, cinema, sale bingo, teatri e centri benessere. Qualcosa cambia anche per i voli aerei che ora possono evitare il distanziamento fisico a bordo. 

Voli senza distanziamento a bordo e autocertificazione

Per i voli aerei la ripresa è difficile ma il distanziamento a bordo non era stato accettato da molte compagnie che in questo modo avrebbero dovuto rinunciare a quasi la metà dei posti a bordo con tutte le conseguenze negative per i ricavi.

Da oggi, come è stato comunicato in uno degli allegati tecnici del Decreto del presidente del Consiglio, i passeggeri saranno obbligati a viaggiare con la mascherina a bordo da cambiare ogni 4 ore, e presentare un’autocertificazione durante il check-in online o prima di salire sull’aereo, dove dovranno indicare di non essere positivi e di non aver avuto contatti con persone positive. C’è però confusione in merito all’autocertificazione. Non è infatti chiaro se i moduli saranno messi a disposizione dalle compagnie oppure no. In sostanza le compagnie potranno evitare il distanziamento dei posti a bordo ma i passeggeri dovranno rispettare alcune regole. Per quanto riguarda il rinnovo dell’aria, invece, i flussi dovranno essere verticali e dovranno essere usati filtri Hepa, in grado di bloccare i microbi. 

Addio al bagaglio a mano

Al fine di evitare troppi movimenti e contatti tra i passeggeri, c’è anche il divieto di portare bagagli a mano molto grandi, anche se ancora non ci sono dati specifici sulle grandezze in merito. Lo scopo è evitare troppi movimenti durante il volo, quindi, presumibilmente, si potrà portare a bordo una piccola borsa da riporre sotto il sedile per evitare di alzarsi durante il viaggio per prendere oggetti dal trolley che si ripone nella cappelliera.

I trolley insomma finiranno in stiva e le cappelliere dovranno restare vuote. 

La questione finirà per generare forte malcontento da parte di alcune compagnie low cost come Ryanair ed Easyjet, che proprio con il pagamento a parte del bagaglio a mano da portare a bordo riescono a generare ricavi per milioni di euro. Secondo Michael O’Leary, il bagaglio a mano è più sicuro a bordo che in stiva dove viene toccato dai dipendenti mentre un portavoce di Easyjet, come riporta il Corriere ha dichiarato: «Abbiamo chiesto chiarimenti per poter attivare una procedura coerente e valida per tutti i voli. Nel frattempo valuteremo ogni valigia in fase d’imbarco ed eventualmente le trasferiremo in stiva».

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