Si volta pagina in casa Volkswagen e si pensa a una nuova strategia da mettere in campo per evitare la crisi nera che l’automotive sta affrontando nell’ultimo periodo. Altro che auto elettriche, il colosso continua a concentrarsi sui modelli a combustione termica, i cosiddetti veicoli ICE. L’idea è quella di aumentare i prezzi in patria, gli aumenti, seppur marginali, variano tra il 2,1% e il 4,2%, colpendo diversi modelli della propria gamma. Cari risparmiatori, potrebbe trattarsi di una scelta non isolata e la decisione della casa tedesca potrebbe quindi trasformarsi in un trend da seguire, con la conseguenza che ci sarà poco da risparmiare per l’acquisto di un’auto nuova, anche se non elettrica.
Le motivazioni degli aumenti
La decisione di Volkswagen di aumentare i prezzi dei veicoli a combustione interna risponde a diversi fattori. In primo luogo, l’inflazione crescente e l’aumento dei costi delle materie prime stanno comprimendo i margini di profitto di molte aziende, incluse quelle nel settore automobilistico. I produttori si trovano di fronte a una pressione economica che rende difficile mantenere la stessa redditività di un tempo, costringendoli a rivedere i listini prezzi. In secondo luogo, Volkswagen sta investendo pesantemente nella transizione verso la mobilità elettrica. La casa automobilistica ha già annunciato piani ambiziosi per l’elettrificazione della sua gamma e questi aumenti potrebbero servire a finanziare lo sviluppo e la produzione di nuovi modelli a batteria. Il mercato dei veicoli elettrici richiede ingenti investimenti, soprattutto in termini di ricerca e sviluppo, e Volkswagen punta a espandere la propria offerta in questo segmento per rimanere competitiva.
Un’altra possibile motivazione per gli aumenti di prezzo riguarda la strategia commerciale del marchio. Volkswagen potrebbe voler ottimizzare il mix di vendita, indirizzando i consumatori verso modelli più costosi e con margini di profitto più elevati.
Le sfide globali di Volkswagen
Al momento, non ci sono notizie ufficiali riguardo a rincari sui modelli Volkswagen in Italia, ma è plausibile che simili politiche di prezzo possano essere adottate anche in altri mercati europei, con tempistiche e modalità diverse a seconda delle dinamiche economiche locali. La decisione di aumentare i prezzi arriva in un momento particolarmente complesso per Volkswagen. L’azienda deve affrontare numerose sfide globali, come la crisi dei semiconduttori, la guerra in Ucraina e le tensioni geopolitiche che stanno mettendo a dura prova le capacità delle catene di approvvigionamento. Inoltre, la concorrenza si sta facendo sempre più agguerrita, con nuovi attori che stanno entrando nel mercato europeo, specialmente dal settore dei veicoli elettrici.
Un ulteriore problema per Volkswagen è la lenta crescita delle vendite di veicoli elettrici (BEV). Nonostante gli sforzi dell’azienda per promuovere la sua gamma di auto elettriche, le vendite non stanno decollando come previsto, e ciò rappresenta una fonte di preoccupazione per il futuro dell’azienda, che ha puntato molto sulla transizione verso l’elettrico. Il futuro di Volkswagen appare incerto, ma l’azienda ha gli strumenti per mantenere il suo ruolo di leader nel settore automobilistico. Tuttavia, la transizione ecologica richiede notevoli risorse finanziarie e una riorganizzazione interna profonda. Gli investimenti necessari per lo sviluppo di una gamma completamente elettrica sono significativi, e la necessità di adattarsi alle nuove regolamentazioni ambientali e alle aspettative dei consumatori richiede una gestione oculata delle risorse.
L’intervento del Governo tedesco e il confronto con la Cina
Nelle ultime settimane, Volkswagen ha confermato che le difficoltà incontrate potrebbero portare a una riduzione della forza lavoro. Il direttore finanziario dell’azienda ha fissato un termine di uno o due anni per rilanciare la compagnia, altrimenti si potrebbe verificare una crisi profonda. Le difficoltà di Volkswagen hanno attirato l’attenzione anche del governo tedesco. Il cancelliere Olaf Scholz ha annunciato un significativo investimento pubblico per sostenere l’industria automobilistica, nella speranza di rilanciare l’economia e aiutare Volkswagen a superare questa fase critica.
Un altro tema caldo riguarda la crescente concorrenza cinese nel mercato automobilistico europeo. I produttori cinesi, sostenuti da generosi sussidi governativi, stanno guadagnando terreno in Europa, destando preoccupazione tra le istituzioni dell’Unione europea. La Commissione UE sta valutando l’introduzione di dazi sulle auto cinesi, una misura che potrebbe riequilibrare la competizione sul mercato europeo.
Riassumendo
- c’è una trasformazione in atto, ora aumentano anche i prezzi dei modelli ICE;
- concorrenza e sfide globali stanno mettendo anche Volkswagen in grande difficoltà;
- strategia e aiuto del Governo tedesco dovrebbero permettere all’azienda di rimanere leader.