All’interno del parco dei Certificati emessi da Vontobel, ne balza all’occhio uno di recente emissione con cui si spiega come investire su 3 società appartenenti al settore farmaceutico americano.
In tal modo si da la possibilità agli investitori di investire indirettamente su un paniere di azioni – in tema farmaceutico – con un impiego di danaro limitato. Indirettamente perché, a fronte della rinuncia ad eventuali dividendi e salite dei sottostanti – ossia le azioni -, si ottiene un flusso cedolare periodico condizionato e una protezione condizionata da eventuali discese dei sottostanti.
Cosa molto importante inoltre, è l’assoluta efficienza della fiscalità dei certificati (redditi diversi in quanto derivati cartolarizzati) nella compensazione delle minusvalenze presenti nello zaino fiscale.
Informazioni quantitative sui sottostanti
In questo caso, i sottostanti del certificato di Vontobel, sono quotati in America al NYSE e NASDAQ100 e sono rappresentati da: Pfizer (PFE), Moderna (MRNA) e Johnson & Johnson (JNJ).
Tutte e 3 le Società sono altamente capitalizzate nel relativo settore. La più piccola è MRNA, con una capitalizzazione di mercato di circa 44,437 Miliardi di $, mentre PFE e JNJ constano relativamente di circa 156,965 e 350,629 Miliardi di $.
Le 3 azioni rimangono all’interno del settore farmaceutico americano. Sono quindi direttamente correlate: diminuisce in altre parole il rischio di correlazione, ossia il rischio che il valore dei due titoli fluttui indipendentemente l’uno dall’altro, andando ad inficiare la corresponsione di capitale e cedole anche a causa di uno solo dei sottostanti.
Inoltre il portafoglio azionario possiede una quantità di informazione storica sufficiente per analizzare, su stampo quantitativo, i bilanci o quale sia il processo stocastico che muove fondamentalmente il prezzo dei 2 sottostanti analizzati, potendo ad esempio notare eventuali cambiamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame analizzato.
A livello stocastico si rileva una Fortissima Proprietà Momentum su 2 sottostanti su 3 (cioè Hurst>0,5 con Significatività Statistica>99,9%), analizzata solo sul breve periodo (1024 osservazioni di rendimenti logaritmici giornalieri) per uniformare l’analisi, in quanto MRNA è quotata solamente da dicembre 2018.
Data la fortissima proprietà momentum rilevata sul breve periodo su MRNA e PFE, si consiglia il trading-investing diretto su essi, con dati giornalieri di chiusura, e con l’applicazione di tecniche di tipo Momentum-Breakout-Trend Following applicate nel breve periodo (cioè entro l’anno).
Dal punto di vista del rischio vengono analizzati il rischio sistematico (misurato dal Beta rispetto al NASDAQ100 e al S&P500) e la volatilità implicita (ossia la volatilità futura attesa espressa oggi dalle opzioni a 30 giorni).
Per quanto riguarda il ß (misurato per MRNA rispetto al NASDAQ100 e per JNJ e PFE su S&P500), è possibile dire questo. Si rileva attualmente un comportamento ricorrente per tutti e 3 i sottostanti (ossia 0<Beta<1, a volte Beta=0 o leggermente negativo sull’anno rolling). Sui 5 anni, più stabile, la metrica si trova attualmente a 0,32 per MRNA , a 0,56 per PFE e a 0,50 per JNJ (in questo caso la media di portafoglio non si può fare, in quanto i rispettivi beta si misurano su due mercati differenti). A livello rolling a 1 anno, più sensibile ai cambiamenti di mercato, si misura attualmente addirittura 0,12 per MRNA, 0,36 per PFE e 0,19 per JNJ, con dei titoli ancora più difensivi sull’anno rolling. A seguire i grafici rolling a 1 anno:
Completando le analisi delle caratteristiche di rischio, si può dire che con la volatilità implicita (in leggera salita su tutti e 3 i sottostanti) si possiede un buon margine medio per la costruzione del pool opzionale sottostante del certificato (si ricordi che a livello stocastico la volatilità implicita è mean reverting, e che vige un regime di correlazione inversa fra prezzi azionari e volatilità).
A livello fondamentale vengono assegnati i seguenti ratings. Zacks, in base alla metrica Earning Surprise, classifica attualmente MRNA come un BUY, mentre a PFE e JNJ è attribuito un HOLD. Market Screener assegna un generale BUYandHOLD.
In ultimo, ma non per importanza, JNJ e PFE elargiscono dividendi (con Dividend Yield relativamente elevati) atti alla strutturazione del prodotto.
L’investitore deve quindi valutare: composizione sottostante del cross-asset structured product, livelli di redditività potenziale, conservatività della protezione applicata, scadenza, potenziali bias post emissione ecc.
Si passa ora a spiegare il meccanismo di base del certificato a marchio Vontobel, riassunto nella Struttura e districato nel Funzionamento del Payoff.
Vontobel Certificati Memory Cash Collect: la Struttura
A seguire la struttura del certificato di Vontobel:
- Barriera europea di protezione sul capitale pari al 60% dei valori iniziali
- Trigger cedole al 60% dei valori iniziali
- Cedole mensili condizionate dello 0,96% (massimo 11,52% annuo) sul valore nominale, con effetto memoria
- Autocall trigger mensile attiva dal 12° mese (dal 03.07.2025) e pari al 100% dei valori iniziali
- Scadenza a 2,5 anni
- Opzione quanto che neutralizza il tasso di cambio
- Valore nominale unitario di 100 Euro
- Prezzo lettera rilevato sulla pagina del sito a circa 98 Euro – intorno alle 11:31 del 05.07.2024 –
Vontobel Certificati Memory Cash Collect: Funzionamento del Payoff
Questo certificato è stato emesso il 01.07.2024 da Vontobel, ha data di valutazione finale/scadenza posta al 04.01.2027 (liquidazione 11.01.2027), è negoziato su SeDeX ed ha un valore nominale di 100 Euro.
Il Certificato in questione paga quindi cedole mensili condizionate di 0,96 Euro, cioè se tutti e 3 i sottostanti non scendono oltre il trigger delle cedole, posto al 60% dei valori iniziali.
In caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola. Tuttavia le cedole non eventualmente pagate in precedenza vengono immagazzinate in memoria e pagate insieme a quella del mese in questione quando si presenta la condizione del pagamento, ovvero quando tutti e 2 i sottostanti risultano sopra il trigger in una delle date di valutazione successive.
Il meccanismo Autocall permette di ottenere il rimborso anticipato, grazie all’autocall trigger mensile, a partire dal 12° mese e pari al 100% dei valori iniziali. In pratica, ad ogni data di valutazione si hanno due scenari:
- se il prezzo di ogni sottostante è pari o superiore al relativo trigger di autocall (ossia il relativo valore iniziale) il certificato rimborsa il valore nominale più la cedola del mese in questione (e quelle eventualmente dovute grazie all’effetto memoria)
- in caso contrario la vita del prodotto continua.
NB: In altre parole, se scatta il meccanismo di autocall alla prima data si ottengono il premio attuale e gli altri 11 eventualmente precedentemente non pagati, ossia un totale di 111,52 Euro. Altrimenti si passa alla seconda data di valutazione (13 premi potenziali più il nominale) ecc.
A scadenza, se il prodotto non si è estinto anticipatamente, si prefigurano 2 scenari:
- se alla data di valutazione finale il valore di tutti i sottostanti risulta pari o superiore alla barriera (stessa entità del trigger del coupon) il certificato paga il nominale più l’ultima cedola, e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria. In altre parole si otterrebbero 30 cedole più il nominale.
- in caso contrario il certificato di investimento replica linearmente la performance del sottostante Worst Of (WO, ossia con un valore finale in % più basso rispetto al relativo valore iniziale), pagando un valore pari al valore nominale del certificato moltiplicato per la performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale) del suddetto sottostante WO.
Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore dei sottostanti può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale, il valore dei sottostanti deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.
Da notare anche la presenza dell’opzione quanto: nonostante i titoli su cui è scritto il certificato di Vontobel siano denominati in USD, il prodotto rimborsa sempre importi in Euro, non lasciando l’investitore esposto a variazioni (favorevoli o sfavorevoli) del cambio EUR/USD.
Il portafoglio sottostante e la componente lineare
La situazione attuale sul portafoglio sottostante di questo certificato targato Vontobel è la seguente:
PFE -> valore iniziale (28,3 USD), Barriera/trigger cedola (16,98 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 03.07.2024 a 27,7 USD, pari al 97,88% del valore iniziale)
MRNA -> valore iniziale (118,39 USD), Barriera/trigger cedola (71,034 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura del 03.07.2024 a 115,95 USD, pari al 97,94% del valore iniziale)
JNJ -> valore iniziale (146,55 USD), Barriera/trigger cedola (87,93 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura del 03.07.2024 a 145,69 USD, pari al 99,41% del valore iniziale)
NB: Per ora il sottostante WO è rappresentato da PFE ed il suo valore attuale si trova al di sotto del rispettivo valore iniziale. Inoltre, dato che PFE si trova al 97,88% del valore iniziale e che il certificato quota praticamente sui 97,88 Euro (a 98 Euro per la precisione), si può dire che il certificato prezza sulla componente lineare (o con un premio quasi impercettibile).
Analisi dinamico-oggettiva del payoff a scadenza
In base alle quotazioni attuali del WO del certificato, ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) di circa 98 Euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, data dal Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante WO dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite %, verde per aumenti/guadagni %) a parità di condizioni sull’altro sottostanti:
Se il certificato di Vontobel non si è estinto anticipatamente, paga il nominale più l’ultima cedola condizionata se il sottostante WO non scende oltre il -38,70% dall’attuale quotazione. Considerando l’effetto memoria il certificato pagherebbe 128,80 Euro, con un massimo rendimento potenziale lordo a 2,5 anni intorno al 31,43% (12,59% annualizzato) rispetto il suddetto prezzo lettera.
Invece, se il WO scendesse con più forza il certificato perderebbe, in %, un valore sostanzialmente uguale rispetto all’investimento diretto sul sottostante WO stesso. In altre parole il certificato, come detto, quota sulla componente lineare.
Codice ISIN
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