Voucher Inps, importo lordo e netto: ma quanti contributi si versano veramente?

Nuovo attacco della Cgil ai voucher lavoro Inps: quali contributi si versano per i lavoratori occasionali?
8 anni fa
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Se si ha tra le mani un voucher Inps, i cd buoni lavoro per prestazioni occasionali, si può leggere l’importo netto della retribuzione (che si discosta dal prezzo lordo pagato dal committente per il voucher). A conti fatti ogni 10 euro, 7,50 vanno al lavoratore. Come in tutti i lavori regolari infatti una parte è destinata a contributi e assicurazione. Ma la Cgil ha fatto i conti mettendo a confronto l’importo netto e quello lordo con quanto effettivamente versato e coperto dalla differenza e si  rilevato, stando alla denuncia, un gap che la leader Camusso ha paragonato al tanto odiato aggio di Equitalia sulle cartelle.

La risposta dell’Inps non ha tardato ad arrivare:  “solo una piccola quota arriva nelle nostre casse”. A cosa sono destinati quindi 2,50 euro che “si perdono” ogni volta che si attiva un voucher lavoro da un’ora?

A conti fatti il “mistero” riguarda 50 centesimi ogni 2,50 euro: una cifra che, a detta del sindacato che continua a spingere per il referendum di abolizione dei voucher, non vanno né ad assicurare il lavoratore né a determinare la futura pensione. Che cosa paga il percettore di voucher? “Forse la stampa del buono lavoro?” si chiede provocatoriamente l’Inca.

Buoni lavoro: quanto resta all’Inps

Il 5% del valore del voucher, ci tiene a precisare l’Inps, spetta per legge al concessionario del servizio, l’inps appunto. Ma la realtà è diversa: per effetto delle convenzioni siglate con i subconcessionari che si occupano della vendita e della riscossione dei voucher (Poste, Tabaccai, Intesa Sanpaolo e Icbpi) l’Ente si impegna a corrispondere la suddetta quota a questi ultimi.

All’Inps quindi resta il 5% solo per i voucher di propria emissione, quelli telematici, oltre ai 20 centesimi per ogni transazione d’acquisto di voucher dagli altri soggetti, ma a prescindere da quanti sono i voucher acquistati con una singola transazione.

Pensione futura: quanto prenderà chi è pagato con voucher

E gli scenari sulla pensione futura non lasciano sperare niente di buono per i lavoratori occasionali retribuiti con i voucher Inps. L’Inca ha messo a confronto il montante contributivo con quello accantonato da un collaboratore, un part-time, una partita Iva, un lavoratore con il contratto agricolo. E le differenze sono evidenti: il voucherista si fermerà ad un assegno di 208,35 euro al mese dopo 35 anni di lavoro

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

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