World Bank emette bond in kwacha con rendimento 21%

La Banca Mondiale (AAA) ha lanciato una obbligazione zero coupon a 3 anni in kwacha zambiani (XS1438124999)
8 anni fa
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World Bank colloca bond ad altissimo rendimento in kwacha zambiani. Non è la prima volta che la Banca Mondiale raccoglie fondi in valuta dello Zambia nell’ambito della missione etica e solidale dell’istituto finanziario. Anche se di modesta entità, il bond è sicuro sotto il profilo dell’emittente e World Bank ha sempre onorato il pagamento degli interessi e la restituzione del capitale a scadenza. Il rendimento dell’obbligazione, in questo caso uno zero coupon a 3 anni, è altissimo: il 21% a scadenza.

 L’occasione è ghiotta, ma il rischio – è bene precisarlo – è tutto incentrato sul cambio con il kwacha. Sconosciuto per la maggior parte degli investitori, il kwacha zambiano (ZMK) è nato nel 1968 in sostituzione della sterlina britannica ed è tuttora la moneta ufficiale dello stato africano (sono vietati i pagamenti in dollari, euro o altre valute). Purtroppo, però, come per molte realtà economiche africane, l’inflazione e la volatilità del cambio sono nemici con cui ogni investitore è obbligato a fare i conti. Il kwacha è infatti una moneta molto debole e ha perso circa il 40% del suo valore nei confronti della moneta unica rispetto a un anno fa.

Obbligazioni World Bank ZC luglio 2019 in dettaglio

Le obbligazioni World Bank ZC 2019 in kwacha offrono un rendimento più che generoso su una lunghezza temporale di 36 mesi (Codice ISIN XS1438124999). Emesse al prezzo di 55,97, andranno a scadenza l’11 luglio 2019 e rendono oltre il 21% lordo. La cedola è pari 0% e il bond verrà rimborsato in unica soluzione al cambio del momento. Collocato per 127 milioni, il lotto minimo di negoziazione è di 10.000 kwacha (circa 1.000 euro), ma il titolo è poco scambiato e di difficile trattazione Otc (over the counter). Tuttavia, per chi riuscisse ad acquistarlo, sarebbe una bella scommessa, visto che di rischi, per quanto riguarda l’emittente, non ce ne sono affatto. La Banca Mondiale gode infatti della massima reputazione da parte delle agenzie internazionali di rating (AAA, Aaa) e non ha certo problemi a pagare le cedole e a rimborsare il capitale.

Tutto il rischio, come detto, rimane sulla valuta locale che ha iniziato a indebolirsi, al pari (ma non più) di altre monete dei mercati emergenti, dopo che la Fed ha iniziato ad alzare il costo del denaro. Secondo gli esperti, il kwacha potrebbe continuare a indebolirsi nei confronti del dollaro e dell’euro, ma il peggio potrebbe essere alle spalle.

Zambia: inflazione supera il 7%

L’inflazione media in Zambia è al 7,5%, in rallentamento rispetto agli anni passati, e gli interessi che lo Stato paga sui prestiti governativi in dollari a 8 anni è pari al 8%. Sicché, pur ipotizzando un deprezzamento della valuta, in linea con l’inflazione attuale e tenuta ferma la forza dell’euro sui mercati internazionali, un investitore potrebbe guadagnarci. Il rating assegnato da Standard & Poor’s al debito zambese è B+ e il suo stock rappresenta il 35% del Pil annuo. L’outlook, tuttavia, è stato rivisto da stabile a negativo per via del calo delle esportazioni di rame (lo Zambia è il maggiore produttore africano) a causa del calo della domanda internazionale.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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