Yuka, la app che ti fa risparmiare al supermercato e ti aiuta a scegliere i prodotti migliori

Mangiare sano, conoscere i prodotti che si acquistano e risparmiare al supermercato: ecco come funziona la appYuka e perché dovresti scaricarla.
2 anni fa
3 minuti di lettura
Yuka app per mangiare sano.

Hai mai sentito parlare della app Yuka per smartphone e tablet? Se la risposta è no, ti trovi nel posto giusto. Si tratta di un’applicazione che, semplificando al massimo, ti aiuta a scegliere i prodotti più sani in commercio e, come vedremo da un report pubblicato negli ultimi mesi, a risparmiare sulla spesa al supermercato. Il funzionamento è estremamente semplice: mediante una scansione del codice a barre del prodotto di interesse si attiva una sorta di semaforo che assegna un punteggio alla qualità della merce: dal rosso (scarsa) al verde (eccellente).

Ma su quali basi avviene la valutazione da parte della app? perché sta incontrando grandi resistenze in Italia (più che in altri paesi)? Quali sono i giudizi di chi ha già iniziato a utilizzarla?

Cos’è Yuka, la app sui consumi alimentari

Come abbiamo appena visto, Yuka è una app che può essere scaricata sul proprio smartphone o tablet e che funziona mediante scansione del codice a barre del prodotto di cui si intende conoscere la qualità. A quel punto si ricevono informazioni sui componenti e l’impatto che una determinata merce può avere sulla salute.

Per quanto concerne il cibo, Yuka fornisce il proprio giudizio a partire da una serie di parametri decisivi per la salute: le calorie ad esempio, gli zuccheri e il sale, la quantità di grassi saturi, le proteine e le fibre. La app, oltre a fornire un giudizio complessivo sul prodotto (una sorta di semaforo che va dal rosso, qualità scarsa, a verde, qualità eccellente), suggerisce anche quali sono le migliori alternative al prodotto scansionato, in modo tale da facilitare negli acquisti al supermercato.

La appYuka non si limita ai prodotti alimentari. A poter essere scansionati, infatti, sono anche i cosmetici. In questo caso, sempre partendo dalle attuali conoscenze scientifiche, a ogni ingrediente viene associato un livello di rischio,a partire dagli effetti potenziali sulla salute o anche sull’ambiente: si va dall’interferente endocrino ai cancerogeni, agli allergeni, a sostanze irritanti o inquinanti.

Quali sono i risultati del report sull’appYuka

La appYuka è nata in Francia nel 2017 e, al momento, in Italia è stata scaricata da più di 3 milioni di consumatori. La start-up ha pubblicato nel novembre 2022 un report che analizza come sono cambiate le abitudini alimentari degli italiani che hanno scelto di scaricare l’applicazione. Il 56% ha dichiarato di usare la app ogni volta che si reca al supermercato, ed è utilizzata dalle donne per il 66% e dagli uomini per il 34%. Il 48% dichiara di scansionare quasi esclusivamente prodotti alimentari, il 5% soltanto cosmetici, il 47% entrambe le categorie. È utilizzata soprattutto nella fascia d’età che va dai 45 ai 64 anni, il 57% degli utenti, mentre è poco diffusa tra i giovanissimi al di sotto di 25 anni (5%) e tra coloro che hanno più di 65 anni (13%).

Ma qual è stato l’impatto sulle abitudini alimentari? Il 97% ha dichiarato di aver smesso di acquistare alcuni prodotti, di cui la stragrande maggioranza a causa della presenza di additivi alimentari particolarmente problematici per la salute. Il 95% non acquista il prodotto se ha avuto una valutazione negativa e l’84% ha iniziato a prediligere i prodotti biologici.
E l’impatto sull’alimentazione? Il report mostra come la conoscenza più dettagliata delle informazioni nutrizionali dei prodotti abbia aiutato i consumatori a migliorare la propria dieta. Il 90% dichiara, infatti, di comprare meno ma prediligendo prodotti di elevata qualità nutrizionale. Il 53% ha iniziato a cucinare di più, mentre l’81% utilizza la app per educare i propri figli a una maggiore consapevolezza sull’alimentazione.

Yuka, la app che ti fa risparmiare al supermercato e ti aiuta a scegliere i prodotti migliori

I consumatori hanno un potere e non lo sanno. Questa la filosofia della app Yuka.

Tornando ai risultati del report, il 90% degli intervistati ha dichiarato di essere convinto che questa applicazione possa spingere aziende e marchi a sviluppare prodotti più salutari e migliori. L’83% ritiene che la diffusione di Yuka possa motivare la politica ad applicare norme più stringenti sulle sostanze utilizzate negli alimenti industriali. Come abbiamo visto, grazie alla sua semplicità d’uso, Yuka può trasformare davvero il modo di intendere la spesa. E se è immediatamente chiaro come possa aiutare a fare scelte più consapevoli in vista della propria salute e della salute dei propri figli, un dato interessante riguarda il risparmio al supermercato. Come abbiamo visto, conoscendo davvero la composizione di molti prodotti, si tende ad acquistare molto meno e a prediligere pochi prodotti ma buoni. Insomma, sembra essere la app giusta per prendersi cura della salute di sé stessi e dei propri familiari e, contemporaneamente, per risparmiare.

In sintesi

1. Yuka è una app che può essere scaricata sul proprio smartphone o tablet e che funziona mediante scansione del codice a barre del prodotto di cui si intende conoscere la qualità.
2. La app, oltre a fornire un giudizio complessivo sul prodotto, suggerisce anche quali sono le migliori alternative.
3. Ha cambiato le abitudini alimentari di chi la utilizza, aiutando a fare scelte consapevoli.
4. Spinge i consumatori ad acquistare meno ma acquistare meglio.
5. La appYuka è fondamentale per aiutare il consumatore ad accrescere la propria consapevolezza.
6. Il potere del consumatore: quello che ci si attende è che aziende e marchi si adeguino alle scelte consapevoli delle persone.

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alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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