Per fermare la diffusione delle nuove varianti, si è deciso di creare delle mini zone rosse in attesa di capire se con il report del 19 febbraio cambierà qualcosa in merito alle zone a colori.
Comuni e Province in lockdown
Con il prossimo monitoraggio sapremo quali Regioni passeranno alla fascia arancione e rossa, ma nel frattempo aumentano le mini zone rosse in tutta Italia. Si tratta di interi Comuni o Province chiuse.
In Lombardia sono stati chiusi fino al 24 febbraio quattro comuni.
In Umbria, una delle regioni più colpite dalla variante inglese, almeno 50 comuni della provincia di Perugia sono chiusi e 6 comuni della provincia di Terni, tra cui Amelia, San Venanzo, Attigliano, Montegabbione, Lugnano in Teverina e Calvi dell’Umbria.
In Abruzzo sono diventate zona rossa le province di Pescara e Chieti mentre il resto delle Regione si trova in zona arancione.
In Molise sono invece 27 i comuni a finire in lockdown almeno fino al 21 febbraio. Tra questi anche Termoli, Montenero di Bisaccia e Larino.
Complicata la situazione nelle Marche, dove fino al 20 febbraio resta chiusa tutta la provincia di Ancona. Non si tratta di una vera e propria zona rossa visto che negozi e ristoranti sono aperti ma un limite agli spostamenti sia in entrata che in uscita salvo motivi di lavoro, studio, salute e necessità.
In Lazio è stato chiuso il comune di Roccagorga, in provincia di Latina, mentre in Alto Adige, oltre al lockdown generale fino al 28 febbraio, per 4 comuni sono state applicate regole ancora più severe. Si tratta di Merano, San Pancrazio, Rifiano e Moso in Passiria.
Si attende il nuovo report dell’ISS entro venerdì
I dati sono ovviamente in aggiornamento e c’è da tenere conto che entro domani arriverà il nuovo report dell’ISS con i dati regionali, dove quasi sicuramente almeno 6 regioni sono ad alto rischio di passare alla zona arancione.
Vedi anche: Zona rossa allargata e lockdown soft: strategie anti-covid contro le varianti